sabato 25 luglio 2015

QUINTO ORAZIO FLACCO (POETA LATINO)

Quinto Orazi Flacco , in latinoQuintus Horatius Flaccus e noto semplicemente come ORAZIO (VENOSA, 8 Dicembre 65 a.C –Roma, 27 novembre 8 a.C), è stato un poeta romano. Considerato uno dei maggiori poeti dell'età antica, nonché maestro di eleganza stilistica e dotato di inusuale ironia, seppe affrontare le vicissitudini politiche e civili del suo tempo da placido Epicureo amante dei piaceri della vita, dettando quelli che per molti sono ancora i canoni dell'ars vivendi.

Orazio nacque l'8 dicembre del 65 a.C. a VENOSA, colonia romana fondata in posizione strategica tra APULIA E LUCANIA,, allora in territorio DAUNO e attualmente in BASILICATA. Fu figlio di un fattore LIBERTO che si trasferì poi a ROMA per fare l'esattore delle aste pubbliche (coactor), compito poco stimato ma redditizio; il poeta era dunque di umili origini ma di buona condizione economica. Orazio seguì perciò un regolare corso di studi a Roma, sotto l'insegnamento del grammatico ORBILIO e poi ad ATENE, all'età di circa vent'anni, dove studiò GRECO e FILOSOFIA presso CRATIPPO DI PERGAMO. Qui entrò in contatto con la lezione epicurea ma, sebbene se ne sentisse particolarmente attratto, decise di non aderire alla scuola. Sarà all'interno dell'ambiente romano che Orazio aderirà alla corrente, la quale gli permise di trovare un rifugio nell'otium contemplativo. Il poeta espresse la sua gratitudine verso il padre in un tributo nelle Satire (I, 6).


Quando scoppiò la GUERRA CIVILE Orazio si arruolò, dopo la morte di CESARE, nell'esercito di BRUTO, nel quale il poeta incarnò il proprio ideale di libertà in antitesi alla tirannide imperante e combatté come TRIBUNO MILITARE nella BATTAGLIA DI FILIPPI (42 A.C), persa dai sostenitori di Bruto e vinta da OTTAVIANO. Nel 41 A.C tornò in Italia grazie a un'amnistia e, appresa la notizia della confisca del podere paterno, si mantenne divenendo segretario di un QUESTORE (scriba quaestorius), in questo periodo cominciò a scrivere VERSI, che iniziarono a dargli una certa fama. Nel 38 AC venne presentato a MECENATE da VIRGILIO e VARIO, probabilmente incontrati nel contesto delle scuole EOICUREE di Sirone, presso NAPOLI ed ERCOLANO. Dopo nove mesi Mecenate lo ammise nel suo circolo. Da allora Orazio si dedicò interamente alla letteratura, non si sposò mai e non ebbe figli. Già in questo periodo Orazio risulta debole di occhi, avendo contratto una congiuntivite.
Mecenate gli donò nel 33 A.C un piccolo POSSEDIMENTO in SABINA, le cui rovine sono ancor oggi visitabili nei pressi di LICENZA (RM), cosa molto gradita al poeta che, in perfetta osservanza del modus vivendi predicato da Epicuro, non amava la vita cittadina. Con la sua poesia fece spesso azioni di propaganda per l’imperatore Augusto, anche se, a dire il vero, in questo periodo Ottaviano lasciò una maggiore libertà compositiva ai suoi poeti (tendenza che sarebbe però stata invertita dopo la scomparsa di Mecenate: lo testimonia la vicenda biografica di OVIDIO). Esempi di propaganda augustea sono, ad ogni modo, alcune ODI e il CARMEN SAECULARE, composto nel 17 AC in occasione della ricorrenza dei Ludi Saeculares.
Morì nel novembre dell' 8 A.C.
 all'età di 57 anni e fu sepolto sul coll eESQUILINO, accanto al suo amico Mecenate, morto solo due mesi prima.

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